Il Kim-Vân-Kiêu, o l’anima vietnamita svelata
Tradotto dal francese
Esistono opere che portano in sé i gusti e le aspirazioni di un’intera nazione, «dal conducente di risciò al più alto mandarino, dalla venditrice ambulante alla più grande dama del mondo». Esse rimangono eternamente giovani e vedono succedersi nuove generazioni di adoratori. Tale è il caso del Kim-Vân-Kiêu1Forme rigettate:
Kim, Ven, Kièou.
Le Conte de Kiêu (Il Racconto di Kiêu).
L’Histoire de Kieu (La Storia di Kieu).
Le Roman de Kiều (Il Romanzo di Kiều).
Truyện Kiều.
Histoire de Thuy-Kiêu (Storia di Thuy-Kiêu).
Truyên Thuy-Kiêu.
L’Histoire de Kim Vân Kiều (La Storia di Kim Vân Kiều).
Kim Vân Kiều truyện.
Nouvelle Histoire de Kim, Vân et Kiều (Nuova Storia di Kim, Vân e Kiều).
Kim Vân Kiều tân-truyện.
La Nouvelle Voix des cœurs brisés (La Nuova Voce dei cuori spezzati).
Nouveau Chant du destin de malheur (Nuovo Canto del destino di sventura).
Nouveaux Accents de douleurs (Nuovi Accenti di dolori).
Nouveau Chant d’une destinée malheureuse (Nuovo Canto di una destinazione sfortunata).
Nouveau Chant de souffrance (Nuovo Canto di sofferenza).
Nouvelle Voix des entrailles déchirées (Nuova Voce delle viscere lacerate).
Nouveaux Accents de la douleur (Nuovi Accenti del dolore).
Nouvelle Version des entrailles brisées (Nuova Versione delle viscere spezzate).
Le Cœur brisé, nouvelle version (Il Cuore spezzato, nuova versione).
Đoạn-trường tân-thanh., questo poema di oltre tremila versi che mostrano l’anima vietnamita in tutta la sua delicatezza, la sua purezza e la sua abnegazione:
«Bisogna sospendere il respiro, bisogna camminare con precauzione per essere in grado di cogliere la bellezza del testo [tanto] esso è grazioso (dịu dàng), leggiadro (thuỳ mị), grandioso (tráng lệ), splendido (huy hoàng).»
Durand, Maurice (ed.), Mélanges sur Nguyễn Du (Miscellanea su Nguyễn Du), Parigi: École française d’Extrême-Orient, 1966.
L’autore, Nguyễn Du (1765-1820)2Forme rigettate:
Nguyên Zou.
Nguyên-Zu.
Hguyen-Du.
Non confondere con:
Nguyễn Dữ (XVI secolo), il cui Vasta Raccolta di leggende meravigliose è una critica del suo tempo sotto il velo del fantastico., lasciò la reputazione di un uomo malinconico e taciturno, il cui mutismo ostinato gli valse questo rimprovero dell’imperatore: «Bisogna che, nei consigli, voi parliate e diate il vostro parere. Perché chiudervi così nel silenzio e non rispondere mai che con sì o no?» Mandarino suo malgrado, il suo cuore aspirava solo alla quiete delle sue montagne natali. Arrivò a maledire quello stesso talento che, elevandolo alle più alte cariche, lo allontanava da se stesso, al punto da farne la morale finale del suo capolavoro: «Che coloro che hanno talento non si glorifichino dunque del loro talento! La parola “tài” [talento] rima con la parola “tai” [sventura]». Uguale a se stesso, rifiutò ogni trattamento durante la malattia che gli fu fatale e, apprendendo che il suo corpo si ghiacciava, accolse la notizia con un sospiro di sollievo. «Bene!», mormorò, e questa parola fu la sua ultima.
L’Epopea del dolore
Il poema ritraccia il destino tragico di Kiều, giovane fanciulla di una bellezza e di un talento incomparabili. Mentre un avvenire radioso le sembra promesso accanto al suo primo amore, Kim, la fatalità bussa alla sua porta: per salvare suo padre e suo fratello da un’accusa iniqua, deve vendersi. Allora, comincia per lei un periplo di quindici anni, durante i quali sarà volta a volta serva, concubina e prostituta, fuggendo una sfortuna per trovarne solo una peggiore. Eppure, come il loto che fiorisce sul fango, in mezzo a questa stessa abiezione, Kiều conserva «il puro profumo della sua nobiltà originale», guidata da una convinzione incrollabile:
«[…] se un pesante karma grava sul nostro destino, non recriminiamo contro il cielo e non accusiamolo d’ingiustizia. La radice del bene risiede in noi stessi.»
Nguyễn, Du, Kim-Vân-Kiêu (Kim-Vân-Kiêu), trad. dal vietnamita di Xuân Phúc [Paul Schneider] e Xuân Viết [Nghiêm Xuân Việt], Parigi: Gallimard/UNESCO, 1961.
Tra traduzione e creazione
Fu durante un’ambasciata in Cina che Nguyễn Du scoprì il romanzo che gli avrebbe ispirato il suo capolavoro. Da un racconto che si potrebbe giudicare banale, seppe creare un «poema immortale / I cui versi sono così dolci che lasciano, sul labbro, / Quando li si è cantati, un sapore di miele»3Droin, Alfred, «Ly-Than-Thong» in La Jonque victorieuse (La Giunca vittoriosa), Parigi: E. Fasquelle, 1906.. Questa filiazione cinese sarebbe, tuttavia, diventata una mela della discordia per l’orgoglio nazionale nascente. Nell’effervescenza degli anni 1920-1930, essa armò la critica dei nazionalisti più intransigenti, di cui il letterato Ngô Đức Kế si fece portavoce:
«Il Thanh tâm tài nhân [fonte del Kim-Vân-Kiêu] non è che un romanzo disprezzato in Cina ed ecco che ora il Vietnam lo eleva al rango di libro canonico, di Bibbia, è veramente darsi una grande vergogna.»
Phạm, Thị Ngoạn, Introduction au Nam-Phong, 1917-1934 (Introduzione al Nam-Phong, 1917-1934), Saigon: Société des études indochinoises, 1973.
In verità, al di là dei suoi passaggi presi in prestito o licenziosi, il Kim-Vân-Kiêu è soprattutto l’eco delle ingiustizie subite dal popolo vietnamita. «I canti dei villani mi hanno insegnato il parlare della iuta e del gelso / Pianti e singhiozzi nelle campagne evocano guerre e lutti», scrive Nguyễn Du in un’altra poesia4Si tratta del poema «Giorno di Pura Chiarezza» («Thanh minh ngẫu hứng»). La festa della Pura Chiarezza è quella in cui le famiglie onorano gli antenati andando, per la campagna, a fare la toilette delle loro tombe.. Lungo tutta l’epopea appare questa sensibilità vibrante, spesso straziante, di un poeta il cui cuore vibra all’unisono con la sofferenza che covava confusamente nelle masse umili, come testimonia questo passaggio:
«Le canne premevano le loro cime uguali al soffio rauco della brezza. Tutta la tristezza di un cielo d’autunno sembrava riservata a un solo essere [Kiều]. Lungo le tappe notturne, mentre una chiarezza cadeva dal firmamento vertiginoso e le lontananze si perdevano in un oceano di bruma, la luna che vedeva le faceva vergognare dei suoi giuramenti davanti ai fiumi e ai monti.»
Nguyễn, Du, Kim-Vân-Kiêu (Kim-Vân-Kiêu), trad. dal vietnamita di Xuân Phúc [Paul Schneider] e Xuân Viết [Nghiêm Xuân Việt], Parigi: Gallimard/UNESCO, 1961.
Uno specchio per il popolo
La fortuna del Kim-Vân-Kiêu fu tale che ha lasciato il dominio della letteratura per diventare uno specchio nel quale ogni vietnamita si riconosce. Una canzone popolare ha così eretto la sua lettura in vera arte di vivere, indissociabile dai piaceri del saggio: «Per essere un uomo, bisogna saper giocare al “tổ tôm”5Gioco di carte vietnamita per cinque giocatori. Assai in voga nell’alta società, è ritenuto richiedere molta memoria e perspicacia., bere tè dello Yunnan e declamare il Kiều» (Làm trai biết đánh tổ tôm, uống trà Mạn hảo, ngâm nôm Thúy Kiều). La superstizione se ne è persino impadronita, facendo del libro un oracolo: nei momenti d’incertezza, non è raro che lo si apra a caso per cercarvi, nei versi che si presentano, una risposta del destino. Così, dal gabinetto del sapiente alla dimora più modesta, il poema ha saputo rendersi indispensabile. È al letterato Phạm Quỳnh che si deve la formula, rimasta celebre, che riassume questo sentimento:
«Che abbiamo da temere, di cosa dobbiamo essere inquieti? Il Kiều rimanendo, la nostra lingua rimane; la nostra lingua rimanendo, il nostro paese sussiste.»
Thái, Bình, «De quelques aspects philosophiques et religieux du chef-d’œuvre de la littérature vietnamienne: le Kim-Vân-Kiều de Nguyễn Du» (Di alcuni aspetti filosofici e religiosi del capolavoro della letteratura vietnamita: il Kim-Vân-Kiều di Nguyễn Du), Message d’Extrême-Orient, n° 1, 1971, p. 25-38; n° 2, 1971, p. 85-97.
Per approfondire
Intorno al Kim-Vân-Kiều
Citazioni
«Trăm năm trong cõi người ta,
Chữ tài chữ mệnh khéo là ghét nhau.
Trải qua một cuộc bể dâu,
Những điều trông thấy mà đau đớn lòng.
Lạ gì bỉ sắc tư phong,
Trời xanh quen thói má hồng đánh ghen.»Truyện Kiều su Wikisource tiếng Việt, [online], consultato il 4 settembre 2025.
«In cent’anni, in questi limiti dell’umana carriera, come talento e destino si compiacciono di affrontarsi! Attraverso tanti sconvolgimenti – mari diventati campi di gelsi –, quanti spettacoli da colpire dolorosamente il cuore! Sì, tale è la legge: nessun dono che non debba essere caramente pagato, e il cielo blu geloso ha l’abitudine di accanirsi sul destino delle guance rosa.»
Nguyễn, Du, Kim-Vân-Kiêu (Kim-Vân-Kiêu), trad. dal vietnamita di Xuân Phúc [Paul Schneider] e Xuân Viết [Nghiêm Xuân Việt], Parigi: Gallimard/UNESCO, 1961.
«Cent’anni, in questi limiti della vita umana, genio e destino si affrontano senza pietà. Campi di gelsi sul mare, quanti spettacoli da colpire dolorosamente il cuore! Sì, ogni dono deve essere caramente pagato; il cielo blu geloso ha l’abitudine di accanirsi sulle belle dalle guance rosa.»
Nguyễn, Du, Kim-Vân-Kiều: roman-poème (Kim-Vân-Kiều: romanzo-poema), trad. dal vietnamita di Xuân Phúc [Paul Schneider], Bruxelles: Thanh-Long, 1986.
«Cento anni, in questo limite della nostra vita umana,
Ciò che si designa con la parola “talento” e ciò che si designa con la parola “destino”, quanto queste due cose si mostrano abili a odiarsi, a escludersi;
Avendo attraversato un periodo che i poeti chiamano il tempo messo dai mari a trasformarsi in campi di gelsi e, reciprocamente, i campi di gelsi in mari,
Le cose che ho visto mi hanno fatto soffrire (hanno addolorato il mio cuore).
Cosa di sorprendente in questa legge delle compensazioni che vuole che l’abbondanza non si manifesti da qualche parte che come pendant di una penuria che si manifesta altrove?
Il cielo blu ha contratto l’abitudine di ingaggiare con le guance rosa il combattimento della gelosia.»Nguyễn, Du, Kim-Vân-Kiêu (Kim-Vân-Kiêu), trad. dal vietnamita di Nguyễn Văn Vénh, Hanoi: Éditions Alexandre-de-Rhodes, 1942-1943.
«Da sempre, tra gli uomini,
Il talento e la bellezza – cosa strana! – furono nemici.
Ho percorso nella vita lo spazio di una generazione,
E tutto ciò che vi ho visto mi ha fatto soffrire nel mio cuore!
Per quale strano mistero verso gli uni avaro, verso gli altri prodigo,
Il cielo ha per costume di invidiare le belle fanciulle?»Nguyễn, Du, Kim Vân Kiều tân truyện (Kim Vân Kiều nuova storia), trad. dal vietnamita di Abel des Michels, Parigi: E. Leroux, 1884-1885.
«Cent’anni, il tempo di una vita umana, campo chiuso
Dove, senza pietà, destino e talento si affrontano
L’oceano romba là dove verdeggiavano i gelsi
Di questo mondo, lo spettacolo vi stringe il cuore
Perché stupirsi? Niente è dato senza contropartita
Il cielo blu spesso si accanisce sulle bellezze dalle guance rosa»Nguyễn, Du, Kiều: Les Amours malheureuses d’une jeune vietnamienne au 18e siècle (Kiều: Gli amori sfortunati di una giovane vietnamita nel XVIII secolo), trad. dal vietnamita di Nguyễn Khắc Viện, Hanoi: Éditions en langues étrangères, 1965; ried. Parigi; Montreal: L’Harmattan, 1999.
«Cent’anni – il massimo di un’umana esistenza! –
Scorrono raramente senza che con persistenza
E come se la sorte invidiasse la loro felicità,
Sulle persone di talento si abbatta la sventura.
Subendo l’aspra legge della metamorfosi,
Si vede nascere e morire così presto tante cose!
Ben poco tempo basta perché fatalmente
Sopravvengano quaggiù strani cambiamenti,
Perché, dei verdi gelsi, il mare prenda il posto
Mentre, davanti a loro, altrove, essa si cancella!
Ora, in un tempo così breve, ciò che l’osservatore
Può ben vedere non potrebbe che addolorare il suo cuore:
Quante volte ho notato questa legge così crudele
Di compensazione, in virtù della quale
Ogni essere, su un punto, non ha grande valore
Che a condizione di mancarne altrove!
Ineluttabilmente, deve, con la sfortuna,
Riscattare virtù rara o grazia poco comune!
Il cielo blu, ogni giorno, esercita il suo corruccio,
Come se il loro splendore l’avesse reso geloso
Sulle giovani bellezze il cui volto rosa
Coi suoi incanti sembra portargli qualche ombra!»Nguyễn, Du, Kim-Van-Kiéou: Le Célèbre Poème annamite (Kim-Van-Kiéou: Il Celebre Poema annamita), trad. dal vietnamita di René Crayssac, Hanoi: Le-Van-Tan, 1926.
«Cent’anni, appena, limitano la nostra esistenza, eppure, che lotta amara delle nostre virtù e del destino! Il tempo fugge, i gelsi coprono il mare conquistato… Ma quanti spettacoli da spezzare i nostri cuori! Strana legge! Niente all’uno, tutto all’altro, e il tuo odio, cielo blu, che perseguita le guance rosa!»
Nguyễn, Du, Kim Vân Kiều (Kim Vân Kiều), trad. dal vietnamita di Marcel Robbe, Hanoi: Éditions Alexandre-de-Rhodes, 1944.
«Cent’anni, nell’esistenza umana,
Quanto talento e destino si odiano!
Attraverso l’alternanza di mari e campi di gelsi,
Lo spettacolo del mondo ferisce il cuore!
Che non ci si stupisca della legge di compensazione
Che fa regnare il cielo geloso della bellezza delle donne!»Lê, Thành Khôi, Histoire et Anthologie de la littérature vietnamienne des origines à nos jours (Storia e Antologia della letteratura vietnamita dalle origini ai nostri giorni), Parigi: Les Indes savantes, 2008.
«Nei cent’anni di una vita umana,
Come talento e destino si votano odio.
Attraverso gli sconvolgimenti incessanti,
Gli avvenimenti mi fanno soffrire dolorosamente.
Abitualmente, come tra abbondanza e penuria,
Alle guance rosa, il cielo blu non manifesta che gelosia.»Nguyễn, Du, Kim Vân Kiều en écriture nôm (Kim Vân Kiều in scrittura nôm), trad. dal vietnamita di Đông Phong [Nguyễn Tấn Hưng] su Terre lointaine, [online], consultato il 4 settembre 2025.
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Opere stampate
- Traduction de Kim-Vân-Kiêu par Marcel Robbe (1944). (Traduzione del Kim-Vân-Kiêu di Marcel Robbe (1944).) (Yoto Yotov).
- Traduction de Kim-Vân-Kiêu par René Crayssac (1926). (Traduzione del Kim-Vân-Kiêu di René Crayssac (1926).) (Amicale des anciens élèves du lycée Chasseloup-Laubat / Jean-Jacques-Rousseau (AEJJR)).
- Traduction de Kim-Vân-Kiêu par René Crayssac (1926), copie. (Traduzione del Kim-Vân-Kiêu di René Crayssac (1926), copia.) (Bibliothèque nationale de France (BnF)).
- Traduction de Kim-Vân-Kiêu par René Crayssac (1926), copie 2. (Traduzione del Kim-Vân-Kiêu di René Crayssac (1926), copia 2.) (Bibliothèque nationale du Vietnam).
- Traduction de Kim-Vân-Kiêu par René Crayssac (1926), copie 3. (Traduzione del Kim-Vân-Kiêu di René Crayssac (1926), copia 3.) (Yoto Yotov).
- Traduction partielle de Kim-Vân-Kiêu par Thu Giang [Léon Massé] (1915). (Traduzione parziale del Kim-Vân-Kiêu di Thu Giang [Léon Massé] (1915).) (Humazur, bibliothèque numérique d’Université Côte d’Azur).
- Traduction partielle de Kim-Vân-Kiêu par Thu Giang [Léon Massé] (1926). (Traduzione parziale del Kim-Vân-Kiêu di Thu Giang [Léon Massé] (1926).) (Thú Chơi Sách).
- Édition de Kim-Vân-Kiêu par Edmond Nordemann (1897). (Edizione del Kim-Vân-Kiêu di Edmond Nordemann (1897).) (Google Livres).
- Édition et traduction de Kim-Vân-Kiêu par Abel des Michels (1884-1885), t. I. (Edizione e traduzione del Kim-Vân-Kiêu di Abel des Michels (1884-1885), t. I.) (Google Livres).
- Édition et traduction de Kim-Vân-Kiêu par Abel des Michels (1884-1885), t. I, copie. (Edizione e traduzione del Kim-Vân-Kiêu di Abel des Michels (1884-1885), t. I, copia.) (Google Livres).
- Édition et traduction de Kim-Vân-Kiêu par Abel des Michels (1884-1885), t. I, copie 2. (Edizione e traduzione del Kim-Vân-Kiêu di Abel des Michels (1884-1885), t. I, copia 2.) (Google Livres).
- Édition et traduction de Kim-Vân-Kiêu par Abel des Michels (1884-1885), t. I, copie 3. (Edizione e traduzione del Kim-Vân-Kiêu di Abel des Michels (1884-1885), t. I, copia 3.) (Google Livres).
- Édition et traduction de Kim-Vân-Kiêu par Abel des Michels (1884-1885), t. I, copie 4. (Edizione e traduzione del Kim-Vân-Kiêu di Abel des Michels (1884-1885), t. I, copia 4.) (Bibliothèque nationale de France (BnF)).
- Édition et traduction de Kim-Vân-Kiêu par Abel des Michels (1884-1885), t. II, 1re partie. (Edizione e traduzione del Kim-Vân-Kiêu di Abel des Michels (1884-1885), t. II, 1a parte.) (Google Livres).
- Édition et traduction de Kim-Vân-Kiêu par Abel des Michels (1884-1885), t. II, 1re partie, copie. (Edizione e traduzione del Kim-Vân-Kiêu di Abel des Michels (1884-1885), t. II, 1a parte, copia.) (Bibliothèque nationale du Vietnam).
- Édition et traduction de Kim-Vân-Kiêu par Abel des Michels (1884-1885), t. II, 1re partie, copie 2. (Edizione e traduzione del Kim-Vân-Kiêu di Abel des Michels (1884-1885), t. II, 1a parte, copia 2.) (Google Livres).
- Édition et traduction de Kim-Vân-Kiêu par Abel des Michels (1884-1885), t. II, 1re partie, copie 3. (Edizione e traduzione del Kim-Vân-Kiêu di Abel des Michels (1884-1885), t. II, 1a parte, copia 3.) (Google Livres).
- Édition et traduction de Kim-Vân-Kiêu par Abel des Michels (1884-1885), t. II, 1re partie, copie 4. (Edizione e traduzione del Kim-Vân-Kiêu di Abel des Michels (1884-1885), t. II, 1a parte, copia 4.) (Bibliothèque nationale de France (BnF)).
- Édition et traduction de Kim-Vân-Kiêu par Abel des Michels (1884-1885), t. II, 2e partie. (Edizione e traduzione del Kim-Vân-Kiêu di Abel des Michels (1884-1885), t. II, 2a parte.) (Google Livres).
- Édition et traduction de Kim-Vân-Kiêu par Abel des Michels (1884-1885), t. II, 2e partie, copie. (Edizione e traduzione del Kim-Vân-Kiêu di Abel des Michels (1884-1885), t. II, 2a parte, copia.) (Google Livres).
- Édition et traduction de Kim-Vân-Kiêu par Abel des Michels (1884-1885), t. II, 2e partie, copie 2. (Edizione e traduzione del Kim-Vân-Kiêu di Abel des Michels (1884-1885), t. II, 2a parte, copia 2.) (Bibliothèque nationale du Vietnam).
- Édition et traduction de Kim-Vân-Kiêu par Abel des Michels (1884-1885), t. II, 2e partie, copie 3. (Edizione e traduzione del Kim-Vân-Kiêu di Abel des Michels (1884-1885), t. II, 2a parte, copia 3.) (Google Livres).
- Édition et traduction de Kim-Vân-Kiêu par Abel des Michels (1884-1885), t. II, 2e partie, copie 4. (Edizione e traduzione del Kim-Vân-Kiêu di Abel des Michels (1884-1885), t. II, 2a parte, copia 4.) (Bibliothèque nationale de France (BnF)).
- Édition et traduction de Kim-Vân-Kiêu par Nguyễn Văn Vénh (1942-1943). (Edizione e traduzione del Kim-Vân-Kiêu di Nguyễn Văn Vénh (1942-1943).) (Amicale des anciens élèves du lycée Chasseloup-Laubat / Jean-Jacques-Rousseau (AEJJR)).
- Édition et traduction de Kim-Vân-Kiêu par Nguyễn Văn Vénh (1942-1943), t. I. (Edizione e traduzione del Kim-Vân-Kiêu di Nguyễn Văn Vénh (1942-1943), t. I.) (Yoto Yotov).
- Édition et traduction de Kim-Vân-Kiêu par Nguyễn Văn Vénh (1942-1943), t. II. (Edizione e traduzione del Kim-Vân-Kiêu di Nguyễn Văn Vénh (1942-1943), t. II.) (Yoto Yotov).
- Édition et traduction partielles de Kim-Vân-Kiêu par Đông Phong [Nguyễn Tấn Hưng] (2011-2012). (Edizione e traduzione parziali del Kim-Vân-Kiêu di Đông Phong [Nguyễn Tấn Hưng] (2011-2012).) (Terre lointaine).
- Édition partielle de Kim-Vân-Kiêu par Georges Cordier (1932). (Edizione parziale del Kim-Vân-Kiêu di Georges Cordier (1932).) (Bibliothèque nationale du Vietnam).
Bibliografia
- Baruch, Jacques, «Le Kim-Vân-Kiêu, poème national vietnamien de Nguyên-Du» (Il Kim-Vân-Kiêu, poema nazionale vietnamita di Nguyên-Du), Revue du Sud-Est asiatique, 1963, p. 185-213.
- Diệp, Văn Kỳ, «Kim-Van-Kieu: un grand poème annamite» (Kim-Van-Kieu: un grande poema annamita), Revue des arts asiatiques, 1925, p. 55-64. (Revue Arts asiatiques).
- Durand, Maurice (ed.), Mélanges sur Nguyễn Du (Miscellanea su Nguyễn Du), Parigi: École française d’Extrême-Orient, 1966.
- Phạm, Thị Ngoạn, Introduction au Nam-Phong, 1917-1934 (Introduzione al Nam-Phong, 1917-1934), Saigon: Société des études indochinoises, 1973.
- Thái, Bình, «De quelques aspects philosophiques et religieux du chef-d’œuvre de la littérature vietnamienne: le Kim-Vân-Kiều de Nguyễn Du» (Di alcuni aspetti filosofici e religiosi del capolavoro della letteratura vietnamita: il Kim-Vân-Kiều di Nguyễn Du), Message d’Extrême-Orient, n° 1, 1971, p. 25-38; n° 2, 1971, p. 85-97.
- Trần, Cựu Chấn, «Le sentiment de la nature dans le Kim-Vân-Kiều» (Il sentimento della natura nel Kim-Vân-Kiều), Message d’Extrême-Orient, n° 13, 1974-1975, p. 945-960.
- Trần, Cựu Chấn, Étude critique du Kim-Vân-Kiều (Studio critico del Kim-Vân-Kiều), Saigon: Imprimerie de l’Union, 1948. (Bibliothèque nationale du Vietnam).